Hai mai sentito parlare del bullet journal? Sicuramente avrai visto immagini di quaderni che assomigliano ad un’agenda ma contengono molto altro, completamente personalizzati e scritti a mano, spesso in modo meraviglioso.
Io ho cominciato a guardarlo da lontano qualche tempo fa nelle bacheche Instagram e sul web, affascinata e rapita dalla bellezza di quelle pagine, ma non sapevo di preciso in cosa consistesse. Ho voluto saperne di più e così ho chiesto ad alcune ragazze più esperte di raccontarmi come lo usano, dandomi alcuni consigli per poter partire anch’io con questo metodo organizzativo all’insegna della flessibilità e della creatività.
Sei pronta ad entrare nel magico mondo del bullet? Lascio la parola ad Anita Checcacci (ApuntoC), Roberta Ranieri (Qualcosa di Erre) e Sara Brusaferri (sarainanutshell) che usano entusiasticamente il bullet journal da alcuni anni e, come vedrai, sono una miniera di ispirazioni 🙂
Cos’è il Bullet Journal
Il bullet journal (abbreviato “bujo“) è un metodo organizzativo ideato dal designer statunitense Ryder Carrol (questo è il sito ufficiale). L’ideatore del metodo lo definisce come:
Un sistema analogico per tenere traccia del passato, organizzare il presente e pianificare il futuro.
Per Anita il bullet è un alleato nell’organizzazione giornaliera. È un metodo che ha il pregio di adattarsi alle esigenze di ognuno e così lei lo ha cucito su misura in base alle sue esigenze. Le piace che sia così adattabile, e non qualcosa di rigido come molti pensano.
Anche per Roberta il bullet journal è un metodo organizzativo con una marcia in più, perché le ha permesso di vivere al meglio la sua vita senza rinunciare alla creatività, che aveva messo da parte a causa degli studi. Ciò che adora di più è la sua totale versatilità, che le permette di poter affiancare alla pianificazione giornaliera tutto quello che desidera: liste, tracker e chi più ne ha più ne metta!
Per capire meglio in cosa consiste, Roberta ce lo spiega bene in un video:
Per Sara l’esigenza del bullet è nata quando gli spazi e le idee imposti dalla classica agenda cominciavano a non soddisfarla più, in certi casi perché aveva troppo poco spazio, in altri invece perché di spazio ne aveva troppo e quindi rimaneva inutilizzato. Ha tentennato per parecchio tempo perché con l’agenda non era mai stata costante e quindi temeva di iniziare l’ennesimo progetto destinato ad essere lasciato a metà, ma poi si è decisa a cominciare, ha fatto un giro su Pinterest, comprato un quaderno puntinato e via! Adesso lo tiene da più di un anno e si trova benissimo: le piace avere davanti una pagina bianca, lasciarsi andare e vederla riempirsi man mano. Le piace inoltre perché il metodo è vario: lo spazio lo gestisci tu a seconda di quello che al momento ti interessa e quindi le regole te le crei su misura.

Quali sezioni creare
Per Sara gli elementi essenziali sono:
- Le keys ovvero i simboli (bullets) con i quali indicare task, appuntamenti eventi, completati, da fare, in corso… I simboli ufficiali si possono trovare su internet, ma siccome vanno usati spessissimo è meglio che siano personali.
- Il color coding: anche se questo non è previsto dal metodo ufficiale, è comunque molto usato ed è assolutamente da personalizzare. Ogni colore si riferisce ad una categoria di cose da fare (lavoro, università, famiglia, salute ecc…)
- Visione mensile, settimanale, giornaliera: il cuore del bullet journal.

Sempre secondo Sara non devono mancare:
- I tracker sono la principale ragione per cui lei tiene un bullet journal. Tenere sotto controllo il progresso di quello che fa le da una sicurezza in più e un’ansia in meno, aiutandola ad essere più produttiva. Si può creare un tracker per ogni cosa: le serie tv, la lettura, lo studio, l’umore, le entrate e le uscite economiche…


- Le liste dei preferiti: Sara ne fa una ogni mese e generalmente segna la canzone, il film, il libro, la serie, l’articolo di cancelleria, l’evento, il piatto che ha preferito in quel mese.
- I ricordi: anche questa è una pagina mensile, dove annotare tutte le cose belle (ma qualche volta anche brutte) che sono capitate in quel mese e che non si vuole dimenticare.
- I disegni e le citazioni: il metodo originale non prevede illustrazioni e calligrafie elaborate, anzi sarebbe più per l’immediatezza che per lo stile, ma per Sara sono importanti e che le inserisce nel bullet per renderlo ancora più suo.
Secondo Roberta per cominciare è necessario inserire un indice, decidere quali saranno le proprie keys e color coding, scegliere tra future log e calendex per poter pianificare anche eventi futuri. La scelta tra una visione giornaliera, settimanale o mensile è del tutto libera.
Anche se non ci sono sezioni standard da creare, per Anita la cosa più importante è la parte del giornaliero e il futur log, che è un sistema per segnarsi gli impegni futuri – perché il bullet è un metodo che si utilizza giorno dopo giorno e non un’agenda! Altre sezioni utili sono le spese o la visione mensile. Di sezioni comunque se ne possono creare moltissime, non ci sono vincoli.
Idee e ispirazioni
Ti sei convinta a partire ma non sai come impostare il tuo bullet? Anita ha raccolto alcuni layout e alcune idee che sicuramente ti saranno d’aiuto nel lavoro.
Cosa ti serve per iniziare
Nei video che hai visto il bullet journal è una vera e propria opera d’arte, oltre che di pianificazione!, ma in realtà per partire ti bastano un quaderno e una biro.
Ti lascio qualche idea con i notebook puntinati più usati e alcuni fineliner, ma non ci sono ricette predefinite: scegli il quaderno che ti piace di più e la penna con cui scrivi meglio!
Se ti senti ispirata e vuoi decorare, via libera a pennarelli, acquerelli, brush pen ed evidenziatori.
Per chi è adatto questo metodo
È un metodo adatto davvero a tutti, senza distinzione di sesso o di età. Non serve assolutamente nessuna capacità creativa, anzi. Nasce come un sistema immediato, semplice, senza fronzoli e ti sprona inevitabilmente a fare tutto quello che avevi programmato, tralasciando i pensieri e focalizzandoti sul fare le cose in modo ottimale
– Roberta –
Essendo un metodo elastico è adatto a tutti, ma io lo consiglierei in particolare a chi ha la mania di pianificare tutto, a chi fa liste su liste e attacca post it ovunque e a chi ha tanta creatività e si sente costretto negli spazi prestampati di un’agenda.

A chi è alle prime armi e magari incerto sul da farsi, consiglio di fare un bel giro su Pinterest o su Instagram (adesso che si possono seguire gli hashtag é una pacchia) per lasciarsi ispirare e poi di buttarsi, perché tanto il metodo lo si acquisisce strada facendo.
– Sara –
Il mio consiglio è di provarci. È un sistema che può risolvere molti problemi specie per chi concilia lavoro – casa – bambini – impegni extra: ci aiuta a non avere tutto in testa ma a concretizzare scrivendo quali sono le nostre priorità, cosa è bene fare subito o cosa rimandare senza dover per forza entrare nel panico. E poi è anche un grande promemoria e, perché no, anche uno “stimolatore” a iniziare e concludere un compito senza perdersi per strada.
– Anita –
Insomma, se…
- ami scrivere
- ami organizzare
- ami le liste
- l’agenda ti va stretta e vuoi pianificare con più libertà
- vuoi esprimere la tua creatività sulla carta
il bullet journal ti aspetta!
Spero di averti dato informazioni utili e, soprattutto, la voglia di cominciare insieme a me questa avventura! Ci vediamo su Instagram con le nostre pagine 🙂